La caduta dei capelli è uno degli inestetismi più temuti e…

L’estate è ormai iniziata, il caldo torrido inizia a mettere a dura prova il nostro organismo. Il mare, il sale e il sole fanno bene al nostro corpo ma, a lungo andare, danneggiano la pelle e anche i nostri capelli.
Quando, osservandoci allo specchio, notiamo che la nostra chioma è “rovinata” o “danneggiata”, ci troviamo in realtà di fronte a un’alterazione del fusto del capello.
Un capello è sano quando appare lucido, elastico, robusto e semplice da pettinare. Le punte sono uniche e integre, la cuticola, cioè il rivestimento del capello, appare intatto.
Quando, al contrario, ci si trova di fronte a un’alterazione del fusto del capello, questo appare sfibrato, debole e opaco. Al tatto può apparire ruvido e secco.
Ogni capello presenta una struttura proteica composta da una proteina specifica, la cheratina. Se questa viene modificata, il capello perde il suo equilibrio aminoacidico e diventa più soggetto alle aggressioni esterne.
Le principali anomalie
Tricoptilosi
È nota con il nome di “doppie punte”. I capelli si presentano secchi, depigmentati e rovinati. La punta ha la forma di una coda di rondine e la biforcazione può estendersi anche per alcuni centimetri.
Tricoclasia
Le punte dei capelli appaiono sfilacciate. È un danno molto profondo del capello, che appare come una sorta di pennello.
Tra le cause, probabilmente, vi è una carenza di minerali. Questo problema si presenta generalmente quando i capelli sono molto fini.
Tricoressia nodosa
I capelli sono rovinati da rigonfiamenti della cuticola e della corteccia. Risultano più difficili da pettinare, sono meno elastici e morbidi.
Prodotti per ridonare vigore ai capelli rovinati
Al giorno d’oggi il mercato offre diversi prodotti per curare i capelli rovinati. Tra i più efficaci vi sono impacchi ai semi di lino, all’olio o al miele, maschere rigeneranti e ristrutturanti a base di limone e tuorlo d’uovo.
Se le punte sono secche, può essere sufficiente nutrirle con un siero, e i trattamenti a base di cheratina sono ideali per rinvigorire la fibra capillare.
L’errore che si commette è quello di credere di poter risolvere qualsiasi problema autonomamente. Nei casi più severi è invece opportuno rivolgersi a un centro tricologico per sottoporsi a un esame del capello e del cuoio capelluto. Si analizzano, in questo modo, tutti i fattori che possono concorrere al processo di deterioramento dei capelli. Il tricologo sarà poi in grado di definire il trattamento più efficace e idoneo al caso che ha di fronte.
Tagli per capelli rovinati
Bob destrutturato
Nel caso in cui si abbiano doppie punte, l’unica opzione è accorciare i capelli. Si consiglia di recarsi dal parrucchiere per una spuntatina di pochi centimetri con una buona costanza. Ricordiamo che i capelli crescono di circa 1 – 1,5 cm al mese, sarà quindi comunque possibile mantenerli lunghi.
Se anche le lunghezze sono estremamente rovinate, si può invece optare per uno dei tagli must del 2017: il bob destrutturato. Si tratta di un caschetto molto scalato ai lati del volto che dona armonia e dinamismo al look. Può essere più lungo e raggiungere le spalle, o più corto e risultare ancora più sbarazzino e di carattere.
È una versione più rock e grintosa del carré classico, la cui variante ondulata tanto amata dalle star di hollywood prende il nome di wob.
Pixie cut
Per le più audaci, il pixie cut rappresenta una scelta perfetta. Lo stile “messy”, spettinato, è tornato alla ribalta ed è ideale per affrontare l’afoso caldo estivo in arrivo. Saranno sufficienti pochi minuti per prepararsi ogni mattina risultando sempre chic e all’ultima moda.