Il trapianto di barba è diventato sempre più popolare negli ultimi anni. Non solo i celebri “barbuti” di Hollywood come Jason Momoa e Chris Evans hanno contribuito alla popolarità del trend della barba, ma anche l’evoluzione della tecnologia ha reso il trapianto di barba un’opzione sicura e accessibile. In questa pagina esploreremo le motivazioni per cui sempre più uomini decidono di sottoporsi all’intervento, il processo di trapianto di barba e il post-operatorio.
Le motivazioni per il trapianto di barba
Secondo le statistiche, quasi il 90% dei trapianti che non coinvolgono lo scalpo, vengono eseguiti per infoltire la barba o modificare determinate caratteristiche del volto. Le motivazioni per cui molte persone decidono di sottoporsi a tale intervento sono molteplici: attraverso il trapianto dei peli facciali, infatti, si possono coprire le cicatrici lasciate da un trauma o un intervento chirurgico, le ustioni, le cicatrici post-follicolite, l’alopecia da trazione o Alopecia areata estesa (qualora si presenti stabile e spenta). Nella maggior parte dei casi, però, gli uomini decidono di sottoporsi all’intervento perché desiderano un aspetto più mascolino o per ragioni estetiche.
Come avviene il trapianto di barba?
Come prima cosa viene eseguita un’anestesia locale anche se l’autotrapianto di barba risulta essere un intervento minimamente invasivo. La prima fase del trapianto riguarda la rimozione delle unità follicolari dall’area donatrice. Le unità vengono rimosse prelevandole dal cuoio capelluto. Il processo per il trapianto della barba segue più o meno gli stessi principi di quello dei capelli. Le unità follicolari singole vengono disposte sui bordi per creare un effetto naturale il più possibile, mentre le unità follicolari multiple e più grosse vengono posizionate al centro per creare un effetto di riempimento.
Nel momento in cui ci fossero delle aree in cui il paziente desidera avere solo un infoltimento o la copertura di piccole zone glabre, le unità potranno essere prelevate direttamente da altre zone della barba, densità permettendo.
Da tenere sotto controllo è sicuramente l’inclinazione che il chirurgo conferisce ai peli in zone più morbide come le basette. Una volta terminato l’intervento, e passati gli effetti dell’anestesia, il paziente potrebbe presentare alcuni sintomi quale gonfiore o lividi sulla cute. Per poter analizzare il risultato del lavoro eseguito bisognerà attendere la crescita dei peli ad un anno dall’intervento.
Il post-operatorio
Il post-operatorio dopo un trapianto di barba non differisce molto da quello che segue un normale trapianto di capelli. In questo periodo bisogna fare particolare attenzione a non creare nessun danno all’area che è stata trattata. In genere, il paziente potrebbe essere tenuto sotto osservazione per alcune ore dopo l’intervento per monitorare eventuali reazioni avverse all’anestesia e al trapianto.
Per i primi giorni successivi all’intervento, il paziente potrebbe sentire dolore e prurito nella zona donatrice e trapiantata. Sarà necessario evitare di grattarsi o strofinare la zona per prevenire l’infezione o il distacco dei follicoli piliferi. Inoltre, il paziente dovrà evitare qualsiasi attività fisica intensa per almeno quindici giorni e seguire le istruzioni del chirurgo riguardo alla pulizia e alla cura della zona trapiantata.
Per evitare il rischio di infezioni, è importante seguire scrupolosamente le indicazioni del chirurgo riguardo alla cura della zona trapiantata.
Il processo di guarigione varia da persona a persona, ma in genere i primi risultati del trapianto di barba saranno visibili entro 3-4 mesi dall’intervento. Dopo circa 8-10 mesi, il risultato finale sarà definitivo e il paziente potrà godere dei benefici del trapianto di barba.
Rischi e complicazioni del trapianto di barba
Come con qualsiasi procedura chirurgica, il trapianto di barba comporta alcuni rischi e complicazioni. Tra i rischi più comuni troviamo l’infezione della zona trapiantata, il sanguinamento e il rigetto dei follicoli piliferi. Inoltre, potrebbe verificarsi un’infiammazione della zona trapiantata o una perdita di peli trapiantati a causa di un’impropria cura post-operatoria.
È importante scegliere un chirurgo esperto ed affidabile per ridurre al minimo i rischi e le complicazioni del trapianto di barba, noi di Cellin Beauty Clinic siamo qui per questo. Il chirurgo dovrà anche eseguire un’attenta valutazione clinica e dermatologica del paziente per stabilire se il trapianto di barba è l’opzione giusta per lui.
Costi del trapianto di barba
Il costo del trapianto di barba dipenderà dal numero di unità follicolari che devono essere trapiantate e dalla quantità di lavoro necessaria per raggiungere il risultato desiderato.
Molti pazienti scelgono di sottoporsi al trapianto di barba perché considerano il costo un investimento nel proprio benessere e nella propria autostima. Sei interessato ad un preventivo senza impegno? Contattaci subito!
Conclusioni
In conclusione, il trapianto di barba può essere un’opzione efficace per gli uomini che desiderano una barba più folta e naturale o per coloro che cercano di coprire cicatrici o altre imperfezioni del viso. Sebbene l’intervento comporti alcuni rischi e complicazioni, scegliendo un chirurgo esperto e seguendo attentamente le istruzioni post-operatorie, i risultati possono essere molto soddisfacenti.
Prima di sottoporsi al trapianto di barba, è importante valutare attentamente le proprie motivazioni e le aspettative riguardo all’intervento. Inoltre, il paziente dovrebbe discutere con il chirurgo delle alternative disponibili e dei rischi e dei benefici dell’intervento.
Infine, è importante ricordare che la cura e l’igiene della zona trapiantata sono fondamentali per il successo dell’intervento. Seguendo attentamente le istruzioni del chirurgo e mantenendo un’adeguata cura della zona trapiantata, il paziente potrà godere dei benefici del trapianto di barba per molti anni a venire.